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25/02/2025

Accessibilità Digitale: tutte le novità del 2025

Spieghiamo in modo semplice l'Accessibilità digitale

L’accessibilità digitale non è solo un valore etico, ma una necessità concreta per garantire a tutti, indipendentemente dalle proprie capacità, il diritto di accedere alle informazioni e ai servizi online. In un mondo sempre più digitalizzato, la tecnologia può essere un potente strumento di inclusione sociale, ma solo se progettata per essere accessibile a chiunque.

Le persone con disabilità rappresentano una fetta significativa della popolazione e spesso incontrano ostacoli nell’uso di siti web, applicazioni e strumenti digitali. Per questo motivo, negli ultimi anni, governi e istituzioni hanno introdotto normative sempre più stringenti per garantire che i prodotti digitali siano fruibili da tutti.

L’Italia, con la Legge Stanca e le successive integrazioni normative, ha reso obbligatoria l’accessibilità digitale per le pubbliche amministrazioni e per le aziende di grandi dimensioni, e dal 28 giugno 2025 questa responsabilità sarà estesa a tutte le realtà private. Chi non si adegua rischia sanzioni economiche, danni reputazionali e, soprattutto, di escludere una parte importante di utenti dal proprio ecosistema digitale.

 

Accessibilità digitale: una necessità, non un’opzione

L’accessibilità digitale non riguarda solo le persone con disabilità: un sito web o un’app più accessibili migliorano l’esperienza di navigazione per tutti gli utenti, rendendo i contenuti più fruibili, intuitivi e inclusivi. Adattare i propri strumenti digitali alle esigenze di chi ha difficoltà visive, uditive, motorie o cognitive significa garantire un accesso equo alle informazioni, favorendo l’inclusione sociale e professionale.

Secondo le stime, 87 milioni di persone in Europa convivono con una disabilità e 1 persona su 4 incontra ostacoli nell’accesso ai servizi digitali. In Italia, il 5,2% della popolazione ha una disabilità grave, mentre oltre 3,1 milioni di persone faticano a utilizzare siti web e app non conformi agli standard di accessibilità. Questi numeri evidenziano quanto sia fondamentale rendere il digitale accessibile a tutti.

Ma non è solo una questione sociale: investire in accessibilità digitale porta vantaggi concreti anche alle aziende. Un sito conforme agli standard WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) migliora il posizionamento sui motori di ricerca, riduce il tasso di abbandono delle pagine e incrementa le conversioni. Inoltre, il 15% delle persone con disabilità nel mondo ha un potere d’acquisto complessivo stimato in 1,9 trilioni di dollari: decidere di ignorare questo pubblico significa rinunciare a un’opportunità di mercato enorme.

Accessibilità Digitale: tutte le novità del 2025

Normative e obblighi in Italia e in Europa

Negli ultimi anni, l’accessibilità digitale è diventata un tema centrale nelle normative italiane ed europee. L’obiettivo è garantire che siti web, app e servizi digitali siano fruibili da tutti, senza discriminazioni. Le aziende e le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di conformarsi a queste regolamentazioni, non solo per evitare sanzioni, ma per costruire un ambiente digitale più inclusivo e accessibile.

Le principali normative in vigore

Al momento, le normative che regolamentano l'accessibilità digitale sono queste quattro:

  • Legge Stanca (Legge 4/2004) – È la prima legge italiana che impone l’accessibilità per i servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Definisce i criteri tecnici per garantire l’accesso alle persone con disabilità.
  • Decreto Legislativo 76/2020 – Ha esteso gli obblighi dell’accessibilità digitale anche ai soggetti privati con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro. Le aziende che non si adeguano possono incorrere in sanzioni fino al 5% del fatturato annuo.
  • European Accessibility Act (UE 2019/882) – A partire dal 28 giugno 2025, tutti i soggetti privati che operano nel mercato digitale dovranno garantire l’accessibilità dei loro prodotti e servizi digitali. Questo amplia gli obblighi anche ai privati con fatturato inferiore ai 500 milioni, rendendo l’accessibilità una priorità per ogni azienda.
  • Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) – Le WCAG rappresentano lo standard internazionale di riferimento per la realizzazione di siti e applicazioni accessibili. La loro adozione consente di migliorare la leggibilità dei contenuti e la fruibilità dei servizi digitali per tutti gli utenti.

Cosa succede se un’azienda non si adegua?

Il mancato rispetto delle normative può avere conseguenze serie:

  • Sanzioni economiche per le aziende con fatturati elevati.
  • Rischio di azioni legali da parte di utenti che si vedono negato l’accesso a un servizio digitale.
  • Danni reputazionali, con perdita di fiducia da parte di clienti e utenti.

Adeguarsi non è solo un obbligo legale, ma una scelta strategica che migliora l’esperienza utente, il posizionamento online e le opportunità di mercato.

 

Chi deve adeguarsi e chi è tutelato

Le normative sull’accessibilità digitale non si applicano solo agli enti pubblici, ma coinvolgono anche il settore privato. Il 28 giugno 2025 segnerà una svolta decisiva, poiché l’European Accessibility Act estenderà l’obbligo di conformità a tutte le aziende, indipendentemente dal fatturato.

Chi è obbligato ad adeguarsi?

  • Pubbliche Amministrazioni (PA) – Devono garantire l’accessibilità dei propri siti web, portali e applicazioni, in conformità con la Legge Stanca.
  • Aziende private con fatturato superiore ai 500 milioni – Dal 2020, queste imprese sono obbligate a rispettare i criteri di accessibilità digitale, pena sanzioni economiche.
  • Tutte le aziende private (dal 28 giugno 2025) – Con l’entrata in vigore del European Accessibility Act, l’obbligo sarà esteso a ogni impresa che offre prodotti e servizi digitali, incluse le PMI.

Chi è tutelato da queste norme?

  • Utenti con disabilità – Hanno diritto a fruire di contenuti digitali senza barriere, in linea con il principio di uguaglianza sancito dall’Art. 3 della Costituzione.
  • Lavoratori – Le aziende devono garantire l’accessibilità degli strumenti digitali utilizzati nei luoghi di lavoro, favorendo l’inclusione e l’accesso alle informazioni.
  • Consumatori e cittadini – L’accessibilità migliora l’esperienza di tutti, non solo delle persone con disabilità, rendendo il web più intuitivo e utilizzabile.

Adeguarsi non significa solo rispettare la legge, ma garantire pari opportunità di accesso ai servizi digitali, evitando discriminazioni e migliorando la qualità dell’esperienza online per tutti gli utenti.

Accessibilità Digitale: tutte le novità del 2025

Soluzioni per migliorare l’accessibilità digitale

Adeguarsi alle normative sull’accessibilità digitale non è solo un obbligo, ma un'opportunità per rendere i propri servizi più inclusivi ed efficienti. 

Le soluzioni di Overbi per l’accessibilità digitale

Overbi supporta le aziende in questo percorso con soluzioni concrete, integrate nei progetti digitali:

  • Sviluppo e ottimizzazione di siti web accessibili: progettiamo e sviluppiamo siti web ed e-commerce conformi agli standard WCAG, garantendo navigabilità e usabilità per tutti gli utenti.
  • Analisi e audit dell’accessibilità: attraverso strumenti di analisi avanzati, identificjiaamo le criticità di accessibilità nei siti web esistenti e forniamo un piano d’azione per adeguarli alle normative.
  • Implementazione di funzionalità accessibili: integrare elementi come la regolazione dei caratteri, il contrasto elevato, la navigazione da tastiera e la compatibilità con gli screen reader migliora significativamente l’esperienza utente.
  • Integrazione con piattaforme di terze parti: facilitiamo l’integrazione con soluzioni tecnologiche che aiutano a rendere i contenuti più accessibili, come sistemi di sintesi vocale e traduzioni in linguaggio dei segni.

L’importanza della formazione interna

Garantire l’accessibilità digitale non significa solo adottare soluzioni tecniche, ma anche sviluppare una maggiore consapevolezza sul tema all’interno dell’azienda. Overbi fornisce linee guida pratiche per aiutare il team a progettare esperienze digitali più inclusive.

Per approfondire l’argomento e adottare un approccio strutturato, può essere utile seguire un corso di formazione specifico sull’accessibilità digitale, in modo da garantire che ogni aspetto del sito o dell’app sia conforme agli standard richiesti.

 

Verso un servizio digitale più inclusivo

L’accessibilità digitale rappresenta un’opportunità per migliorare l’esperienza online di milioni di persone e per costruire un ecosistema digitale più equo. Con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act il 28 giugno 2025, le aziende dovranno adeguarsi agli standard di accessibilità per garantire la conformità normativa ed evitare sanzioni.

Adottare un approccio inclusivo non è solo una scelta responsabile, ma anche una strategia vincente per raggiungere un pubblico più ampio e migliorare la propria reputazione online. Noi di Overbi siamo pronti a supportare questo cambiamento con soluzioni concrete e linee guida strategiche per rendere il digitale accessibile a tutti

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