30/06/2025
Ultimamente, si è parlato moltissimo di intelligenza artificiale generativa. Esiste un aspetto, un po' meno visibile e molto più strategico, che sta cambiando il modo in cui le perosne e le aziende interagiscono con questi strumenti: il Prompt Engineering.In parole semplici, si tratta della tecnica di scrivere istruzioni efficaci per ottenere risultati precisi da un modello di AI. Non basta chiedere qualcosa a un chatbot: bisogna sapere come chiederlo. Un prompt ben costruito può generare testi più coerenti, analisi più pertinenti, suggerimenti più intelligenti. Un prompt scritto male, invece, produce risposte generiche, vaghe o fuorvianti.Il Prompt Engineering, ad oggi, non è più una nicchia per sviluppatori o ricercatori: è diventato un vero e proprio linguaggio di interfaccia tra le persone e l’intelligenza artificiale. E come ogni nuovo linguaggio, richiede competenza, intuito e un po' di pratica.
Il Prompt Engineering ormai è diventato uno strumento di progettazione, capace di influenzare in modo diretto la qualità, la precisione e la rilevanza di ciò che l’intelligenza artificiale restituisce.Pensiamola così: se l’AI è un super collaboratore, il prompt è il briefing. E un briefing approssimativo genera risultati approssimativi. Viceversa, un prompt chiaro, contestualizzato e ben strutturato può generare output ad altissimo valore, anche in processi complessi.Facciamo un esempio semplice:
Più si impara a progettare i prompt con attenzione, più l’AI diventa un’estensione utile e affidabile dei flussi di lavoro quotidiani. Ecco perché il Prompt Engineering non è solo una skill operativa, ma una leva strategica per migliorare efficienza, comunicazione e innovazione.
Il Prompt Engineering sta dando vita a un nuovo vocabolario di ruoli e responsabilità all’interno delle organizzazioni. Se all’inizio era considerata una competenza “di contorno” per chi lavorava già con l’AI, oggi sta diventando una disciplina a sé, con figure professionali dedicate.Tra le più rilevanti troviamo:
Queste figure, ancora rare ma in crescita, mostrano quanto il Prompt Engineering stia trasformandosi in una nuova alfabetizzazione digitale, che sempre più team dovranno sviluppare: non solo chi lavora nel tech, ma anche marketing, customer care, HR, vendite.In un futuro molto vicino, saper dialogare con l’AI sarà come oggi saper scrivere una mail o impostare una campagna: una competenza di base, trasversale, su cui costruire vantaggio competitivo.
Per chi lavora in azienda, sapere come rivolgersi all'AI è una skill pratica per ottimizzare attività, accelerare processi e migliorare l’efficacia delle comunicazioni interne ed esterne.In ambito commerciale, ad esempio, può essere utilizzato per generare proposte personalizzate, schede tecniche, descrizioni prodotto differenziate per target, adattate in tempo reale al tono di voce o al tipo di cliente.Nel marketing, consente di creare contenuti su larga scala, testare varianti di messaggi, automatizzare la produzione di testi SEO-friendly e campagne DEM.Nel supporto clienti, può alimentare chatbot avanzati che rispondono in modo puntuale, coerente e in linea con le policy aziendali, grazie a prompt predefiniti e contestualizzati.La vera svolta arriva quando l’azienda inizia ad addestrare l’AI sul proprio contesto specifico. In questo scenario, il Prompt Engineering diventa lo strumento per parlare all’intelligenza artificiale con il linguaggio dell’azienda stessa, rendendo ogni output più pertinente, più efficiente e - soprattutto - più controllabile.
Il Prompt Engineering ha già impatti misurabili in diversi reparti aziendali. Vediamo alcuni esempi reali e replicabili.
Creazione di schede prodotto, articoli blog, post social, FAQ e DEM. Un buon prompt può velocizzare la scrittura, mantenendo tono e coerenza con la brand voice. Inoltre, consente test A/B su messaggi e titoli in pochi secondi.
Generazione di email di risposta personalizzate, adattate al tono richiesto (formale, amichevole, tecnico). Stesura rapida di presentazioni, follow-up commerciali e documenti sintetici da condividere con prospect e clienti. Tutto partendo da input minimi.
I prompt guidano chatbot o agenti AI che supportano i clienti con risposte accurate, coerenti e aggiornate. Ma aiutano anche i team interni: onboarding, supporto tecnico, procedure interne… tutto può essere automatizzato o velocizzato, se si sa come chiederlo.
Da dati testuali destrutturati (come email o sondaggi) a database CRM: i prompt permettono di estrarre insight, sintetizzare tendenze, formulare report e presentazioni a partire da enormi moli di informazioni, senza bisogno di codice.
Redazione assistita di policy aziendali, manuali tecnici, contratti-tipo. L’AI può generare bozze solide, ma serve una guida: un prompt ben costruito che imposta la cornice giusta.È bene far notare che, in tutti questi ambiti, l'AI non sostituisce l’expertise umana, ma la potenzia, accelerando le operazioni e alzando la qualità media del risultato finale.
L’entusiasmo per l’intelligenza artificiale è comprensibile, ma proprio per questo è facile cadere in trappole che compromettono il risultato. Ecco alcuni errori frequenti che abbiamo notato quando si inizia a utilizzare strumenti generativi senza un approccio strutturato:
Evitare questi errori significa recuperare controllo, migliorare la qualità degli output e, cosa fondamentale, risparmiare tempo senza sacrificare precisione.
Integrare il Prompt Engineering in azienda non richiede stravolgimenti, ma scelte consapevoli. Ecco una checklist pratica per iniziare con il piede giusto:
Nel giro di pochi mesi, il Prompt Engineering è passato da curiosità tecnica a competenza strategica. E presto diventerà una skill diffusa, trasversale, essenziale per dialogare con strumenti che saranno sempre più presenti nella quotidianità aziendale.Non stiamo parlando di una moda passeggera, ma di un cambiamento di linguaggio. Così come negli anni abbiamo imparato a scrivere email efficaci, gestire campagne digitali o leggere dati, ora dobbiamo imparare a parlare con l’intelligenza artificiale in modo utile.Chi padroneggia questa capacità prima degli altri potrà lavorare meglio, più in fretta e con più controllo.E come sempre accade con i nuovi linguaggi, chi li impara per primo, detta le regole.
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